Intervista agli autori del Combat Book 3

In occasione dell'uscita del nuovissimo Combat Book 3 - il terzo volume della serie di Combat Book con ambientazioni prettamente fantasy per giochi di ruolo - facciamo due chiacchiere con le tre persone che lo hanno ideato per entrare nel cuore del progetto.

Per chi non ci conosce ancora bene o per i nostri giocatori di wargames interessati anche ai giochi di ruolo, prima di andare dritti all’intervista, è doveroso fare una premessa sui Combat Book per capire meglio di cosa stiamo parlando.

I Combat Book sono volumi di mappe da combattimento riscrivibili, in stile fantasy e sci-fi, dove i giocatori di ruolo possono ambientare le proprie battaglie. I Combat Book si caratterizzano per la varietà di scenari (con griglia da 1 pollice) che permettono di spaziare con la fantasia e la tipologia di battaglia da intavolare, per questo molto apprezzati da ogni master.

E ora veniamo alla nostra intervista, articolata in 10 domande mirate sul gioco di ruolo e sulla linea dei Combat Book. Partiamo da Paolo Bertoncini, Ceo e direttore creativo di Pwork Wargames, per proseguire con Mattia Rocca – grafico di Pwork Wargames - e Giulia Tonon, illustratrice freelancer che per l’occasione ha collaborato con noi e creato la cover del Combat Book 3.

1) Innanzitutto, perché un Combat Book 3?

Paolo -Con il primo Combat Book nel 2019 abbiamo inaugurato la linea dei book riscrivibili per gdr con ambientazione Fantasy, seguito dal Combat Book2 di ambientazione sci-fi. Il terzo non poteva che essere nuovamente fantasy. Lo aspettavano in tanti e spero che ne rimarranno soddisfatti come lo siamo noi.

2) Domanda di rito: giocate di ruolo?

Mattia - Certo, gioco di ruolo fin dalle elementari, dove venni introdotto dal tipico fratello maggiore di un compagno di classe. E non ho mai smesso.

Paolo - Ovviamente, vecchia scuola, masterizzo (e non mastero), ho giocato e gioco. Entrato in quel mondo con i leggendari librigame di Lupo Solitario, D&D e poi... di tutto

Giulia -- In effetti sì! Gioco di ruolo da svariati anni ormai, sia da giocatrice che da Dungeon Master.

3) Come sapete quali mappe realizzare?

Paolo - è un processo più complesso di quello che sembra: cerchiamo sempre di rendere stimolanti le nostre mappe per i Dungeon Master, con spunti e dettagli, ma nello stesso tempo pratiche e versatili. Nel Combat Book 3 abbiamo cercato di introdurre nuovi ambienti e situazioni tipiche del GDR, come la nave, i villaggi nella foresta, il tempio... e comunque ragioniamo sempre su cosa vorremmo avere e poter usare noi in primis come giocatori.

4) Quali sono le differenze tra il Combat Book 1 e il Combat Book 3 ?

Mattia - Le differenze sono svariate: non solo nelle mappe (cosa ovvia), ma con Paolo ci siamo sforzati di creare un percorso, un filo conduttore che vi accompagni attraverso le mappe.

Paolo - Verissimo. Inoltre, direi che il Combat Book 3 ha alcune mappe più specifiche, ma comunque versatili. Nel Combat Book 1 avevamo l'accampamento nel bosco, qui puoi trovare una radura nei pressi di un cascata.

5) Qual è la mappa di cui sei più orgoglioso?

Paolo - Il tempio oscuro...

Mattia - Il ponte sospeso!

6) La mappa che ti ha fatto faticare di più?

Mattia - Quella del villaggio dei pescatori...

Paolo - La strada costiera. Ho fatto tantissime varianti, ma avevano qualcosa che non mi soddisfaceva, poi alla fine ho visto la luce.

7) Giulia, tu hai realizzato l'illustrazione per la cover del Combat Book 3. Conoscevi già il primo volume?

Sì, conosco e uso il Combat Book 1 da diversi anni ormai, infatti per me è stato davvero un grandissimo onore poter lavorare all'illustrazione di copertina di questa nuova edizione e sono stata molto entusiasta di collaborare al progetto proprio perché è un prodotto che mi è sempre piaciuto moltissimo!

8) Qual è stata la tua fonte d'ispirazione per i personaggi e la scena di combattimento?

Giulia - La mia fonte d'ispirazione per i personaggi è stata senz'altro l'immaginario dei Giochi di Ruolo, volevo cercare di rendere al meglio quelle scene che scaturiscono nella mente dei giocatori dalla plancia di gioco durante i combattimenti, cercando di dare una caratterizzazione ben distinta ai due personaggi.

9) Ti sei fatta un'idea o hanno una storia nella tua testa per creare i protagonisti che hai disegnato sulla cover? dicci di più!

Mentre disegno mi soffermo sempre a ragionare sulla narrazione che vorrei trasmettere attraverso l'illustrazione finale. Qui nella cover in particolare ho immaginato i due avventurieri finire probabilmente nel territorio di caccia di questo grosso serpente del deserto mimetizzato con l'ambiente circostante (da qui anche la scelta di colori di creatura e ambiente) e pronto a tendere un agguato alla sua prossima preda... Spesso l'ispirazione per certe illustrazioni e ambientazioni o atmosfere deriva dall'immaginario che nasce dalle serate di gioco.

10) Consiglieresti un Combat Book a un gruppo di giocatori e giocatrici di ruolo?

Sì, lo consiglierei assolutamente, trovo che sia un prodotto molto comodo e pratico. Permette di avere molte mappe con ambientazioni differenti in un formato pratico da portare in giro o collocare sul tavolo di gioco, oltre alla possibilità di poterci disegnare e scrivere sopra. Ammetto di utilizzarlo sempre quando gioco con i miei gruppi!

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